venerdì 25 novembre 2016

Stufe a mais: il combustibile che arriva dall'agricoltura

Spesso amata per il vantaggio di usufruire di una fonte rinnovabile, pulita e facilmente reperibile e odiate in quanto questa tipologia di stufa viene alimentata con una fonte alimentare: chi ha ragione? E' davvero proficuo investire sul riscaldamento a mais?

Per una scelta consapevole ed ecosostenibile al 100%, le stufe a pellet e a mais sono la risposta che stavate cercando: rinomato per la sua ottimale resa termica, grazie a un minor livello di umidità, il mais è un combustibile altamente ecologico, di facile reperibilità e che con costi ridotti incentiva lo sfruttamento delle fonti rinnovabili e alternative. Scegliere una stufa a pellet o a mais significa investire su un costo elevato rispetto alle stufe tradizionali, ma ammortizzarne la spesa in pochi anni per i bassi consumi energetici, favorendo il minor impatto ambientale.

La stufa a mais: funzionamento

La differenza tra una stufa a pellet e a mais riguarda esclusivamente il funzionamento. In questa tipologia di stufa è, infatti, prevista la presenza di due contenitori distinti per i due combustibili comprendendo anche le modifiche all'intero impianto per permettere l'ottimale combustione sia con il pellet che con il mais. Utilizzare il mais e il pellet per l'alimentazione del proprio impianto di riscaldamento significa non incentivare l'effetto serra: le emissioni di anidride carbonica prodotte dalla loro combustione sono pari a quelle che emetterebbe la pianta stessa del mais durante il processo vitale nell'ambiente.
La stufa a pellet e a mais presenta un sistema completamente automatizzato capace di regolare l'accensione, lo spegnimento e la temperatura presentando nel suo insieme un perfetto connubio tra funzionalità e design. Rivestimenti di pregio come l'acciaio e il metallo satinato mettono in rilievo la piccola finestra dalla quale è possibile osservare la fiamma che brucia senza emissioni dannose per la salute, polveri e ceneri, la soluzione ideale per aumentare il risparmio economico nell'ottica di un futuro ecosostenibile.


Anche alcuni modelli di stufa a mais, similmente alla tipologia a pellet o a legna, sono dotati di un sistema di automatizzazione dell'accensione e spegnimento dell'impianto per consentirvi di riscaldare la vostra abitazione quando non ci siete, e trovarla a una temperatura accogliente al vostro rientro. Il meccanismo completamente automatizzato permette di ridurre i consumi energetici e di produrre calore solo quando realmente se ne ha bisogno.


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giovedì 22 settembre 2016

Rendimento in crescita e queste 3 novità: guadagnare con il Fotovoltaico nel 2016

Chi mette a casa un piccolo impianto fotovoltaico fa del bene alla comunità perchè riduce le emissioni di CO2 di circa 1.300 kg all'anno. Ma c'è dell'altro...

Con il sole che abbiamo in Italia, un impianto domestico produce un guadagno netto cumulato tra i 21 e i 32mila €, ripagandosi da solo in circa 4 anni.


Rende di più ma occupa meno spazio 

Un impianto adesso costa l'80% in meno di quanto costava nel 2005. In più, i pannelli di ultima generazione offrono un rendimento di qualità per almeno 35 anni.

Le 3 novità che aumentano il guadagno

Quest'anno molti hanno approfittato dei nuovi inverter integrati con accumuli, che permettono di conservare l'energia prodotta e non consumata sul momento, per poterla utilizzare ad esempio di sera.
Altri invece hanno iniziato a sfruttare gli ottimizzatori, dispositivi intelligenti che aumentano la resa dell'impianto del 20-25%.
E tanti hanno abbinato il fotovoltaico alle pompe di calore, per produrre gratuitamente acqua calda, riscaldamento e climatizzazione estiva.

La detrazione al 50% è ancora valida

 

Il problema dello smaltimento dei pannelli non sussiste perchè i produttori sono iscritti ad appositi consorzi per offrirti lo smaltimento gratuito.
L'aumento del valore catastale dell'immobile non riguarda i tradizionali impianti domestici da 3kW.

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Ho chiesto a Enel la tariffa agevolata D1 ma fanno finta di nulla…

 

 

 

 

sabato 4 giugno 2016

Progettiamo il nostro bagno in 3D on line con Innoplus

Guardate la progettazione del mio bagno che ho eseguito io stesso. Che cosa ne dite? Con il progettista di bagni online disponibile su http://www.innoplusweb.de/innova/bad/index.jsp?LID=IT è stato facilissimo e non ho avuto alcun problema - fantastico!




Qui la versione in 3D


Come iniziare






 

mercoledì 11 maggio 2016

Microcogenerazione


Il Micro Cogeneratore è un'apparecchiatura simile ad una caldaia, la quale mentre produce l'acqua calda di riscaldamento e sanitaria, produce contemporaneamente e gratuitamente energia elettrica.
Contatta il nostro ufficio tecnico per avere maggiori informazioni e un preventivo gratuito.

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lunedì 11 aprile 2016

Valvole termostatiche e bonus ristrutturazione


valvole 
Secondo una simulazione effettuata dal Sole 24 Ore si stima che la spesa per l’installazione delle valvole può superare i 1000€ per un appartamento di 80mq dotato di 6 caloriferi (120€ ciascuno), una spesa elevata ma grazie alla quale si dovrebbe arrivare ad un risparmio medio annuale tra il 10% e il 30% sui consumi.

Obbligo di installare entro il 31/12/2016 un sistema di contabilizzazione del calore in tutti i condomini e immobili con riscaldamento centralizzato.


L’obiettivo di ridurre il consumo di energia primaria come previsto dalle direttive europee  porta per i condomini nuove spese da affrontare per l’adeguamento dell’impianto e l’installazione di valvole termostatiche e dispositivi per la contabilizzazione del calore.
 
Grazie alla proroga della detrazione fiscale sugli interventi per la riqualificazione degli edifici è possibile usufruire del maxi-sconto fiscale che prevedere un rimborso fino al 65% delle spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, che verranno rimborsate nei 10 anni successivi sotto forma di detrazione IRPERF/IRES in qualità di intervento finalizzato all’efficienza energetica.
Rientrano nella detrazione tutte le spese sostenute per sostituire un impianto di riscaldamento già esistente, che portino ad una miglioria tale da avere un maggior risparmio energetico certificato, e quelle per l’installazione delle valvole e dispositivi per la contabilizzazione del calore.

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mercoledì 20 gennaio 2016

CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE NEL CONDOMINIO

CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE NEL CONDOMINIO

Riparto spese riscaldamento secondo D.Lgs 102/14 e UNI 10200

A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 102/14, la norma tecnica UNI 10200, richiamata specificatamente nel testo del decreto, ha assunto valore tecnico legale cogente.

Tale norma, che indica nel calcolo del riparto spese per la climatizzazione invernale l’esistenza di consumi volontari ed involontari, chiarisce che i consumi involontari (impropriamente detti "quota fissa"), ovvero quelli indipendenti dall’azione dell’utente (principalmente dovuti alle dispersioni di calore della rete di distribuzione), vanno ripartiti in base ai millesimi calcolati secondo il fabbisogno di energia termica utile e non in base alle tabelle millesimali esistenti (millesimi del riscaldamento).

A tale scopo, al fine di effettuare una corretta ripartizione delle spese per il riscaldamento centralizzato secondo la suddetta norma, il condominio deve assolutamente acquisire, a firma di un tecnico abilitato, l’ analisi energetica dell’edificio contenente il calcolo del fabbisogno di energia termica utile per ogni singolo ambiente.

In assenza di questo documento, la ripartizione delle spese per il riscaldamento condominiale centralizzato non rispetterà quanto previsto dalla norma e quindi quanto richiesto dalla legislazione vigente, esponendo il Condominio ad eventuali ricorsi amministrativi da parte di singoli condomini.